Una guida completa di immagini per effettuare il taglio del formaggio di grotta nel migliore dei modi
Tagliare in modo corretto il formaggio di grotta è un aspetto molto importante, non solo per la sua presentazione in tavola o per la successiva conservazione delle parti tagliate e non consumate, ma soprattutto per conservare l'armonia del sapore, che può presentare differenti sfumature a seconda di come lo avremo affettato.
In alcuni casi particolari, quella del taglio è una vera e propria arte che richiede tanta esperienza e una buonba abilità.
Per facilitare il taglio del formaggio di grotta, lo abbiamo illustrato nel disegno qui sotto: è tuttavia un'operazione non facile e che andrebbe effettuato con l'apposito coltello a mandorla (lo stesso che utilizziamo per il parmigiano per intenderci).
Per usare la terminologia corretta, in realtà il formaggio di grotta non lo si taglia, perché in questo modo si altererebbe la sua struttura granulare, ma al contrario lo si "apre".
Il coltello a mandorla deve incidere, penetrando per 1-2 cm, la crosta sulle due facce della forma e sulle fiancate secondo una linea continua che la divide in due metà esatte.
A questo punto, facendo leva col coltello, ed eventualmente aiutandosi con un secondo coltello conficcato dalla parte opposta, si separano le due metà.
Con la stessa metodologia si procede con le successive divisioni, esattamente come indicato sulla tavola, facendo particolare attenzione che il rapporto tra pasta e crosta siano le stesse in tutti i pezzi divisi.